LA RACCOLTA DELLE OLIVE
Oggi vi portiamo nel mondo delle olive, un luogo ricco di buoni profumi e di silenzio.
Prima di tutto c’è da sapere che ci troviamo su un’isola della Croazia di nome Dugi otok, l’ultima isola dell’arcipelago di Zadar, lontana dalla terraferma e con tante ore di sole durante l’anno. Qui da generazioni esiste l’abitudine di prendersi cura degli ulivi. Infatti, praticamente ogni famiglia di Dugi otok ha un piccolo uliveto tramandato di padre in figlio. Quindi occuparsi degli alberi antichi ha un significato profondo che riunisce persone e sentimenti.
Difatti incontrarsi con famigliari e amici nelle giornate autunnali a raccogliere i frutti dalle vecchie piante è ormai una tradizione assodata.
Perciò mentre prepariamo il materiale che ci occorre, siamo emozionati perché anche noi abbiamo un uliveto dal quale già la nonna raccoglieva i suoi frutti.
La raccolta delle olive
Iniziamo con la raccolta verso la metà di ottobre quando un terzo delle olive sulla pianta ha raggiunto la maturazione.
Prima dobbiamo comunque ricordare che il nostro vicino di casa, conosciuto in Croazia per il suo ottimo olio di oliva extravergine ci dà molti consigli. Per esempio, impariamo che le olive acerbe regalano un olio tendente al verde dal sapore amarognolo e piccante. Nello stesso modo le olive mature producono un olio giallo dal sapore meno intenso.
Olive una storia di profumi
Per iniziare carichiamo la carriola con grandi reti che poi stendiamo sotto gli ulivi. In questo modo le olive non cadono direttamente sulla terra e si raccolgono con maggiore facilità. Poi ci disponiamo intorno all’albero e ognuno prende una sezione della pianta. Abbiamo dei rastrellini che ci permettono di pettinare i rami e staccare le olive sulle parti alte dell’albero.
In ogni caso a noi piace ancora raccogliere le olive a mano, nella maniera più semplice e arcaica. Come risultato si finisce per abbracciare intere parti di ramo e il naso è continuamente in contatto con i profumi rilasciati dalla pianta.
Soprattutto ci stupiamo di quante olive ci siano su ogni albero. Ancora di più è particolare la sensazione di percepire questi piccoli frutti lisci scivolare sul palmo della mano.
A tal proposito, data la sensazione di puro benessere, ci viene in mente di scrivere il seguente blog perché raccogliere le olive è un’azione che mette di ottimo umore.
Olive delle isole della Croazia
D’altra parte sappiamo di essere fortunati ad avere tutti i nostri ulivi su un terreno pianeggiante senza ostacoli. Per esempio, gli amici sulle isole del vicino Parco Nazionale Kornati
devono affrontare grandi difficoltà per raccogliere le olive. Da un punto di vista pratico devono faticare come matti. Immaginatevi che loro partono dall’isola di Dugi otok per poi attraccare sugli isolotti, spesso senza moli, con la preoccupazione di danneggiare lo scafo e il rischio di farsi pure male. Qui devono scaricare la barca dagli attrezzi e arrampicarsi su terreni impervi per raggiungere gli ulivi che crescono tra pietre e scogli. Allo stesso modo poi portano a mano il prezioso e molto pesante raccolto in barca. In aggiunta devono poi trasbordare le olive dall’imbarcazione alla macchina per poi raggiungere finalmente il frantoio.
Questo è un impegno pazzesco basato solo sull’aiuto dei propri muscoli.
Si parla sempre più spesso dell’olio di oliva extravergine della Croazia , come in questo articolo perché la sua qualità è eccellente, mentre la lavorazione rimane arcaica.
Dall’oliva all’olio della Croazia
Per tornare alle nostre olive, che infine sono tutte a terra sulla rete le separiamo dal peduncolo e scartiamo foglie e rametti. A proposito si notano tanti minuscoli insetti correre da ogni parte, che fino a pochi istanti prima erano tranquilli sulla pianta. Poi mettiamo tutte le olive nei contenitori bucherellati comperati apposta per tale operazione.
A causa delle diverse varietà di alberi abbiamo olive molto differenti tra loro per forma, grandezza e colore. Ugualmente siamo particolarmente orgogliosi di vedere tutti i frutti nelle ceste e siamo pronti per portarli al frantoio.
Al frantoio di Dugi otok
In realtà non riusciamo a raccogliere tutte le olive in una giornata. Quindi le trasferiamo in altri contenitori con l’acqua di mare, come del resto si usa fare in Croazia da moltissimi anni. In tal modo le olive si conservano senza perdere le proprie qualità fino al giorno della spremitura.
Infine tutto è pronto per il viaggio finale. Finalmente carichiamo le olive sul nostro rimorchio e partiamo per il frantoio di Sali, paese situato a sud di Dugi otok. Qui avviene la spremitura in modo veloce e professionale.
Prima si pesano le olive, poi si buttano in una macchina che provvede a separare i frutti dalle impurità. In seguito, un’altra macchina le lava. Dopodiché un grosso macchinario spreme e macina le olive a freddo, cioè a basse temperature. Alla fine, vediamo uscire l’olio di oliva extravergine, dal colore giallo verde e dal profumo buonissimo.
Non resistiamo alla tentazione e lo versiamo immediatamente su pezzi di pane. A dire il vero pare essere la cosa più buona che abbiamo mai assaggiato! Inoltre, un simpatico amico stappa una bottiglia di vino e la giornata finisce in bellezza.
Complessivamente è stata un’avventura meravigliosa e già non vediamo l’ora di poterla ripetere il prossimo anno!
Vacanze su una delle più belle isole della Croazia per raccogliere le olive
Nel complesso scoprirci piccoli produttori di olio di oliva ci affascina e ci piace. Decidiamo subito di abbellire la proprietà con altri ulivi attorno agli appartamenti di vacanza Gorgonia
sull’isola Dugi otok, anche per creare uno spazio più accogliente per gli ospiti.
Venite ad ottobre per vivere l’esperienza.
Prepariamo buoni piatti a base di quest’olio di oliva che è uno dei migliori del Mediterraneo dato che è privo di sostanze chimiche e spremuto una sola volta. Da andare giù di testa!